Prima donazione di cellule staminali post COVID-19 presso l’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo

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L’appello di Marco ai giovani: “Donate le cellule staminali, salvate una vita!”

Interessante servizio del TG1 del 26 settembre u.s. sulla prima donazione di midollo osseo/cellule staminali post lock-down, avvenuta presso il Centro donatori di midollo osseo del reparto di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, diretto da Anna Falanga.
Questo centro donatori afferisce all’IBMDR (Italian Bone Marrow Donor Registry), che arruola i potenziali donatori e ne raccoglie le cellule quando vi è un paziente che ne ha bisogno in qualche parte del mondo.
Fondazione ARTET sostiene queste attività e collabora con vari progetti di ricerca, il cui fine è ottenere degli strumenti che permettano di aiutare e migliorare la vita dei pazienti cronici e fragili.

Protagonista della storia è Marco, un ragazzo di 28 anni della Val Seriana, epicentro italiano della pandemia da Coronavirus, il quale, appena saputo che c’era un ricevente compatibile con le sue cellule, ha subito risposto alla chiamata dei medici del Centro donatori di Bergamo. Senza alcuna esitazione si è recato per la donazione in ospedale nel mese di giugno, quando la situazione relativa all’epidemia era ancora molto critica.
Marco è ora tornato con i giornalisti del TG1 all’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo per lanciare un appello: “Se avete tra i 18 e i 35 anni, iscrivetevi all’IBMDR – Registro Italiano dei Donatori di Midollo Osseo. Con un semplice gesto potrete salvare anche voi una vita.”

LA STORIA DI MARCO.VIDEO