Giovedì 14 novembre presso Villa Moroni, in via Papa Giovanni XXIII, 6 a Stezzano, si è tenuto il primo evento pubblico di presentazione e raccolta fondi della neonata Fondazione. Una serata molto partecipata, introdotta dai saluti del Vicesindaco di Bergamo, Sergio Gandi e da Fabio Pezzoli, Direttore sanitario ASST PG23.
Roberta Sestini, presidente della Fondazione, ha fatto gli onori di casa presentando ed illustrando gli obiettivi della neonata fondazione: promuovere la ricerca sul rapporto tra trombosi, emostasi e tumori con il fine ultimo di fornire cura e assistenza ai pazienti fragili che necessitano di terapie antitrombotiche, antitumorali e trasfusionali.
Ha poi presentato i membri del comitato scientifico: Andrea D’Alessio, Domenico Gerbasi, Raffaella Giavazzi, Roberto Labianca, Fabrizio Lazzarini e Elisabetta Olivari.
A seguire, Giovanna Bosatelli, vice-presidente, ha presentato con numeri alla mano, il contesto in cui opera la Fondazione ARTET: “In Italia il cancro provoca 500 morti al giorno e l’incidenza è di 1.000 nuovi casi al giorno. Un altro dato allarmante è quello legato alle morti legate alla trombosi: 230 mila morti in Italia ogni anno. Il 20% dei casi di trombosi vengono diagnosticati nei pazienti con cancro. Inoltre spesso nei soggetti sani, una trombosi inspiegata può essere un campanello di allarme per la presenza di un tumore non ancora diagnosticato.
E’ intervenuta infine Anna Falanga, coordinatore responsabile scientifico della Fondazione, professore ordinario di ematologia presso l’Università Bicocca e Direttore del dipartimento di medicina trasfusionale ed ematologia dell’ospedale Papa Giovanni di Bergamo. Ha presentato i progetti di ricerca che vedono coinvolta la Fondazione: lo studio HYPERCAN – Screening di ipercoagulabilità come strumento innovativo per la valutazione del rischio, la diagnosi precoce e la prognosi del cancro: e lo Studio MATTER – Gestione clinica della terapia anticoagulante e antiaggregante nei pazienti con piastrinopenia e neoplasie ematologiche (linkabili)
Il Charity Dinner ha visto la partecipazione di oltre 130 ospiti, tra imprenditori, professionisti, medici e ricercatori che hanno risposto con generosità all’invito della presidente Roberta Sestini e della vicepresidente Giovanna Terzi Bosatelli, il cui messaggio è arrivato forte e chiaro: “Aiutateci ad aiutare, siate generosi con la ricerca promossa da Fondazione ARTET”.