Studio EMO-COVID19: Studio estensivo della coagulazione del sangue in pazienti COVID-19

L’infezione dovuta al nuovo coronavirus (SARS-CoV-2) causa la malattia denominata COVID-19 (Corona Virus Disease 2019). I pazienti affetti da questa malattia mostrano uno stato di ipercoagulabilità (cioè una forte attivazione della coagulazione del sangue), come dimostrato dai livelli elevati di alcune proteine circolanti, come il fibrinogeno e il d-dimero, che si manifesta in parallelo con un forte stato infiammatorio. Lo stato di ipercoagulabilità favorisce la comparsa di eventi trombotici. Infatti, in questi pazienti, vi è un aumento significativo di trombosi venose, embolie polmonari, tromboflebiti e altri eventi cerebro-cardiovascolari. Queste manifestazioni si associano ad una maggiore gravità della malattia e sono predittive di mortalità. Pertanto è molto importante poter identificare i soggetti che vanno incontro ad una forma grave della malattia, con polmonite severa, rispetto agli altri che contraggono la malattia in forma lieve. L’ipotesi su cui si basa il progetto EMO-COVID19 è che alcune varianti genetiche delle proteine della coagulazione siano tra i fattori che determinano il manifestarsi del COVID-19 nella sua forma più grave. Obiettivo principale è di analizzare alcune specifiche proteine e le varianti genetiche associate in un’area altamente colpita da questo virus, come quella di Bergamo e provincia, allo scopo di valutare se questi fattori consentono di identificare i soggetti a più alto rischio di contrarre la malattia grave, e di utilizzare queste informazioni per approntare strategie di prevenzione mirate.
I primi importanti risultati dello studio sono stati presentati nel prestigioso congresso annuale della Società Americana di Ematologia in dicembre 2020 dalla dott.ssa Patricia Gomez-Rosas, ematologa ricercatrice presso il Centro di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. La presentazione intitolata “Extensive Characterization of the Hemostatic Derangement Occurring in COVID-19 Patients Admitted to the Bergamo Hospital”, è stata il frutto del lavoro corale di medici, biologi, infermieri e tecnici di laboratorio del Dipartimento di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale di Bergamo, ed il lavoro ‘in extenso’ è ora sottoposto per pubblicazione in una rivista internazionale.